I contribuenti svizzeri che possiedono attività finanziarie all’estero non dichiarate farebbero bene ad autodenunciarsi. Tra un anno potrebbe essere troppo tardi, come si evince da una recente nota informativa dell’Amministrazione federale delle contribuzioni (Afc). La spontaneità, requisito essenziale della c.d. «autodenuncia esente da pena», corrispettivo della nostrana voluntary disclosure, è infatti destinata a venir meno, in virtù dell’operatività a partire dal 30 settembre 2018, dello scambio automatico di informazioni. Pertanto, sebbene la procedura non preveda una finestra temporale entro cui aderirvi, la stessa sarebbe attivabile, secondo l’Afc, sino al 29 settembre 2018 in presenza di attività finanziarie estere. Successivamente, non si può più ritenere che le autorità non siano a conoscenza dei redditi e dei patrimoni evasi. Si tratta di uno dei primi esempi di risvolto concreto della procedura di scambio automatico delle informazioni sull’attività di controllo degli Stati coinvolti, che ci fornisce anche la misura di come il mondo stia cambiando. [..]
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