Di Giorgio Infranca e Pietro Semeraro Nella circolare n. 6 del 1° aprile 2019, che esamina la definizione agevolata delle controversie tributarie di cui all’art. 6 del DL 119/2018, l’Agenzia delle Entrate sostiene che la riduzione al 5% prevista dal comma 2-ter della suddetta disposizione (per i casi di liti pendenti in Cassazione con doppia pronuncia favorevole al contribuente nei gradi di merito)…
maggiori informazionidi Giorgio Infranca e Pietro Semeraro Fra i più rilevanti principi di diritto espressi nella sentenza della Corte di Giustizia Ue dello scorso 26 febbraio, relativa alle cause riunite C-116/16 e C-117/16, in materia di distribuzione di dividendi e abuso della direttiva “madre-figlia” (si veda “La Corte Ue mette uno stop agli abusi dei benefici delle…
maggiori informazioniDi Giorgio Infranca e Pietro Semeraro L’art. 6 del DL 119/2018 limita l’estensione della definizione alle liti aventi ad oggetto “atti impositivi”.La nozione di atto impositivo è stata tradizionalmente interpretata in modo piuttosto restrittivo dall’Amministrazione finanziaria. Nella circolare n. 12/2003 (§ 11.3.3), relativa al condono del 2002, l’Agenzia delle Entrate ha ritenuto che vadano esclusi dalla nozione di atto impositivo, ai…
maggiori informazioniDi Giorgio Infranca e Pietro Semeraro Tra gli aspetti ancora da chiarire sulla definizione agevolata delle controversie tributarie, di cui all’art. 6 del DL 119/2018, c’è senz’altro il caso della soccombenza reciproca fra Agenzia delle Entrate e contribuente nelle liti aventi ad oggetto atti impositivi relativi a sanzioni non collegate a tributi. Si ricorda che, ai sensi…
maggiori informazioniDi Giorgio Infranca e Pietro Semeraro L’art. 6 comma 2-bis del DL 119/2018, inserito in fase di conversione, individua l’importo da corrispondere per la definizione delle liti pendenti in caso di soccombenza ripartita tra Agenzia delle Entrate e contribuente.In particolare, detta disposizione stabilisce che: “In caso di accoglimento parziale del ricorso o comunque di soccombenza ripartita tra il contribuente e l’Agenzia delle…
maggiori informazioniDi Giorgio Infranca e Pietro Semeraro È valido l’avviso di accertamento anche se l’Ufficio non esplicita le proprie valutazioni in merito alle osservazioni difensive prodotte dal contribuente a seguito della notifica del PVC. La mancata esplicitazione delle valutazioni dell’Agenzia delle Entrate sulle difese del contribuente non costituisce, infatti, una violazione dell’art. 12, comma 7 della L.…
maggiori informazioniDi Giorgio Infranca e Pietro Semeraro Fra i vari aspetti chiariti dal provvedimento che disciplina le modalità di attuazione della definizione dei PVC, particolare rilevanza assume quanto disposto al § 6.2, secondo cui “gli effetti della definizione agevolata perfezionata prevalgono sulle eventuali attività di accertamento svolte successivamente al 24 ottobre 2018, aventi ad oggetto le…
maggiori informazioniDi Giorgio Infranca e Pietro Semeraro L’art. 1 comma 421 della L. 311/2004 ha introdotto nel nostro ordinamento i c.d. “avvisi di recupero dei crediti d’imposta”, fornendo così all’Amministrazione finanziaria uno strumento ad hoc per la riscossione dei crediti indebitamente utilizzati. La legge prescrive che gli avvisi di recupero siano adeguatamente motivati e che vengano…
maggiori informazioniDi Giorgio Infranca e Alfio Cissello In sede di conversione del DL n. 119/2018, ritoccando l’art. 6 è stata aggiunta la possibilità di ottenere uno “sconto” del 10% delle imposte (oltre lo stralcio integrale delle sanzioni e degli interessi) relativamente ai “ricorsi pendenti inscritti in primo grado”. In particolare, il nuovo comma 1-bis dell’art. 6…
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