di Giorgio Infranca e Pietro Semeraro
Il processo tributario telematico diventa obbligatorio per tutti gli operatori a partire dal 1° luglio 2019. È, allora, necessario iniziare ad acquisire confidenza con il nuovo strumento, che possiede molti aspetti positivi e di immediata fruibilità: il processo tributario telematico, infatti, impone maggiore efficienza e precisione nella gestione delle pratiche, consentendo una più semplice gestione “da remoto” del fascicolo processuale. Il regime cartaceo, tuttavia, non scompare del tutto: continuerà a sopravvivere ancora con particolare (ed esclusivo) riferimento agli atti dei contribuenti che stanno in giudizio senza assistenza tecnica.A partire dal 1° luglio il processo tributario (quantomeno nei suoi gradi di merito) diventa interamente telematico; corre quindi l’obbligo – per gli operatori che ancora non si siano attrezzati con gli strumenti necessari – di correre rapidamente ai ripari. Infatti, la facoltatività del regime processuale, nelle forme del cartaceo e del telematico, è stata definitivamente superata dall’art. 16, comma 5, D.L. n. 119/2018, il quale è intervenuto modificando l’art. 16-bis del D.Lgs. n. 546/1992 e fornendo così l’ultima decisiva “accelerata” verso un giudizio tributario interamente telematico…
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