Di Giorgio Infranca e Gianmaria Favaloro
Il Fisco accende i fari sui redditi esteri, dopo le migliaia di lettere di compliance inviate ai contribuenti da gennaio e ora la volta dei questionari e inviti ex art. 32 dpr 600/73 primi effetti delle risposte delle amministrazioni finan- ziarie straniere alla richieste dei dati da parte dell’Agenzia delle entrate italiana. Sono numerose le richieste di chiarimenti inviate ai contribuenti a seguito dell’effettiva operatività delle molteplici forme di scambio di informa- zioni attivate a livello cross border.
Tali comunicazioni, seppur basate su dati non sempre «ordinati» e/o integrati tra loro, hanno preso forma at- traverso l’invio massivo delle c.d. lettere di compliance (Cfr. Provv. n. 299737 del 21 dicembre 2017) ovvero me- diante l’inizio di una vera e propria attività istruttoria ai sensi dell’art. 32, dpr 600/73. Per il contribuente si pone quindi la delicata questione del «se» e del «come» riscontrare la richiesta verificando, in qualche modo, la sussistenza del diritto a non ottemperarvi o comunque ottemperarvi parzialmente, tenendo conto della tipologia di richiesta richiesta ricevuta che, a questi fini, riveste carattere essenziale [..]
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